Sono circa 4.000 le persone a cui ogni anno, nella sola Svizzera, viene diagnosticato il tumore al colon (di queste 220 sono in Ticino). Un numero altissimo che corrisponde all’11% dei pazienti – uomini e donne – vittime di un tumore maligno. Screening, diagnosi precoce e trattamento del tumore al colon hanno permesso negli ultimi anni di ridurre l’incidenza di questa patologia nella popolazione tra i 50 e i 70 anni (quella maggiormente colpita), con una conseguente diminuzione significativa del numero di decessi. La strada tuttavia è ancora lunga: proprio sul tema della prevenzione ha parlato alle telecamere dell’emittente Teleticino il Dottor Sandro Mossi, fondatore nel 1997 dello Studio medico di Gastroenterologia “GastroCentro” di Lugano e Locarno.
Insieme al Dottor Andrea Donadini, specialista in chirurgia viscerale, il Dottor Mossi ha sottolineato l’importanza di riconoscere in anticipo la degenerazione dei tessuti e delle cellule, considerando in particolare l’evoluzione dei polipi all’interno dell’organismo. L’intervista si è focalizzata fra le altre cose sui fattori di rischio del tumore al colon: alimentazione, ereditarietà e famigliarità, stile di vita. Soggetti abituati a consumo eccessivo di carni rosse, alimenti a base di farina, dolci e bibite zuccherate, così come soggetti tabagisti, sedentari o con predisposizione genetica, rappresentano il tipico bersaglio del tumore al colon. Il Dottor Mossi ha sottolineato inoltre come anche la fascia di età dei più giovani sia interessata dal carcinoma colon rettale. Ecco l’intervista completa andata in onda su Teleticino il 7 aprile 2019.
COLONSCOPIA: L’ESAME DI PREVENZIONE PER ECCELLENZA
Il capitolo finale dell’intervista si conclude con un approfondimento doveroso sulla prevenzione. Questa può essere effettuata in vari modi, ma l’esame per eccellenza rimane la colonscopia. Il fattore limitante – secondo il Dottor Mossi – è la preparazione, ovvero i trattamenti che precedono l’esame stesso (assunzione di liquidi, digiuno, ecc). In alternativa i pazienti possono sottoporsi al test per la ricerca di sangue occulto nelle feci, che a differenza della colonscopia va eseguito più spesso – ogni due anni a partire dai cinquant’anni – di certo meno invasivo ma anche meno accurato (se ha esito positivo occorre procedere con la colonscopia). Per le persone interessate a una consulenza con il Dottor Mossi e con gli specialisti di Gastro Centro Plus, ricordiamo che è possibile prenotare una visita medica negli ambulatori di Lugano e Locarno.