Da Sapere

Gastroenterologia La prevenzione che salva
22/05/2020

di Marina Carta-Buttiglione

Siamo alla sesta e ultima puntata dedicata ai centri d’eccellenza della Clinica Luganese Moncucco. Ripresa la normale attività dopo l’emergenza coronavirus, torniamo a incontrare i medici dell’istituto. Ci siamo intrattenuti con il professor Federico Moriconi e con il professor Alessandro Repici per parlare di gastroenterologia.

Professor Moriconi, com’è organizzato il settore della gastroenterologia alla Clinica Luganese Moncucco? «Il reparto può contare su sei gastroenterologi senior, ovvero su medici specializzati che vantano un’ottima esperienza nel settore. Ogni giorno, 7 giorni su 7, ci occupiamo a turno della valutazione gastroenterologica ed endoscopica sia di pazienti ambulanti sia degenti all’interno dei vari reparti della clinica (chirurgia, medicina interna…). Gli esami si eseguono di regola dal lunedì al venerdì, ma forniamo un servizio di picchetto 24 ore su 24. Ciò significa che, in caso di emergenza, possiamo intervenire anche nei fine settimana e di notte».

Come avete affrontato l’emergenza pandemia? «Tutti sanno ormai che la Clinica Luganese Moncucco, nella fase acuta dell’epidemia, è stato designato come ospedale Covid. Durante questa prima fase, abbiamo quindi offerto solo servizi di emergenza.Potevamo cioè effettuare esclusivamente esami endoscopici d’emergenza, tralasciando la normale routine. C’è stata un’attività ridotta, ma abbiamo sempre garantito il nostro supporto a chi ne aveva urgentemente bisogno».

In cosa consiste la normale routine? «Dal 27 aprile sono riprese le attività sanitarie non urgenti: i gastroenterologi, come gli altri medici, possono nuovamente predisporre esami di routine, cosiddetti di “screening”. Si tratta di interventi di carattere diagnostico. Nel nostro caso ci riferiamo soprattutto alla colonscopia, fondamentale per individuare casi di carcinoma colonrettale. Le linee guida suggeriscono che a 50 anni, ogni persona, dovrebbe fare una colonscopia di screening o, come si dice in gergo, di depistaggio: data la sua rilevanza, per le fasce di popolazione sopra i 50 anni, i costi dell’esame sono presi a carico dall’assicurazione malattia».

In sala operatoria

sala operatoria

Perché si tratta di esami tanto importanti? «Tutti i pazienti, anche senza sintomi, dovrebbero sottoporsi a questo esame, perché ci permette di individuare i cosiddetti polipi, ovvero delle lesioni benigne del colon. Una parte di questi, il 10-15%, può con gli anni crescere fino a degenerare diventando un tumore neoplastico. Ebbene, ci sono pochi esami come la colonscopia di screening che possono allungare la vita. Questo perché, quando troviamo un polipo noi lo asportiamo endoscopicamente, impedendogli di crescere negli anni fino a diventare un tumore invasivo, che a quel punto dovrà essere operato e/o trattato con una terapia chemioterapica».

L’endoscopia è l’unico esame efficace? «Esistono anche i cosiddetti test del sangue occulto nelle feci, ma possono generare dei falsi negativi. La colonscopia di screening invece è davvero funzionale, è realtà. Sempre più spesso i medici di famiglia ci inviano i loro pazienti; ciò significa che c’è stata una sensibilizzazione sull’argomento. D’altronde si tratta di esami preventivi e salvavita».

Dal punto di vista della prevenzione, come comportarsi? «Parliamo essenzialmente di prevenzione di tumore del colon. Alcuni studi hanno evidenziato quanto uno stile di vita salutare (mangiare sano, fare movimento, non fumare…) possa portare dei vantaggi. Tuttavia, allo stato attuale non esiste uno strumento che possa sostituire la colonscopia quando si tratta di prevenire un tumore del colon».

prof federico moriconi

Il professor Federico Moriconi durante un consulto.

Quale dev’essere la frequenza degli esami? «Abbiamo già detto che bisognerebbe sottoporsi a colonscopia a partire dai 50 anni. Se ci fosse invece una familiarità di primo grado con il tumore del colon (la mamma o il papà che ne hanno sofferto), sarebbe opportuno fare un controllo già a 40-45 anni. Quando ripetere l’esame lo decide invece il gastroenterologo in base al referto. Se non si trovano dei polipi e il paziente è asintomatico si consiglia di tornare dopo 8-10 anni. Al contrario, in relazione a numero, grandezza e tipo istologico del polipo, dopo aver cioè ricevuto il risultato dal patologo, decideremo quando fare un ulteriore controllo endoscopico, di solito dopo 3-5 anni. Se non si presentano polipi, ma esiste una famigliarità di primo grado, il paziente deve ripetere l’esame ogni 5 anni. Preciso che noi ci basiamo sulle linee guida della Società svizzera di gastroenterologia (SGG)».

Quali sono gli strumenti a vostra disposizione? «Per prima cosa possiamo contare su importanti risorse umane, vale a dire su medici altamente specializzati e dalla comprovata esperienza, come il professor Repici, che riesce a trattare determinate patologie endoscopicamente. Parliamo di un’endoscopia che si avvicina molto alla chirurgia, che permette di trattare patologie tumorali ai primi stadi mediante approccio endoscopico, evitando al paziente un’operazione invasiva. Poi c’è tutto l’aspetto strumentale. Qui in Moncucco possiamo disporre di due sale endoscopiche; è importante sottolinearlo. Uno standard elevatissimo».

Può farci qualche esempio di intervento? «Possiamo per esempio fare delle mucosectomie, ovvero dissezioni endoscopiche su mucosa (in gergo ESD). È un trattamento che ci permette di resecare il tumore a livello di sottomucosa. A inizio anno il prof Repici è riuscito, con questa tecnica poco invasiva, a curare un paziente da un adenocarcinoma in fase iniziale all’esofago».

teconologia sala operatoria

La tecnologia entra sempre più spesso in sala operatoria.

L’endoscopia costituisce dunque il vostro principale alleato? «Esatto, sia che si tratti di gastroscopia (visione endoscopica dell’apparato digerente superiore), sia di colonscopia (visone endoscopica dell’apparato digerente inferiore). Alla Clinica Luganese Moncucco possiamo eseguire anche le cosiddette ecoendoscopie. Servono ad esempio per capire quanto sono grandi determinati tumori. Tecnicamente, si usa uno strumento flessibile che all’estremità è dotato di una piccolissima sonda ecografica. Sfruttando gli ultrasuoni è in grado di riprodurre su uno schermo delle immagini dettagliate ed accurate dell’apparato digerente. Attraverso questo strumento si può anche introdurre un ago all’interno di una lesione tumorale, per esempio nei casi di tumore al pancreas, con lo scopo di prelevare una biopsia. Si tratta di un esame istologico estemporaneo».

Una bella evoluzione tecnologica rispetto al passato! «È proprio così. Negli anni passati la medicina si basava prevalentemente su esami radiologici (Tac), che comunque continuiamo a usare. L’istologia endoscopica oggi è altrettanto importante, perché grazie a essa riusciamo ad avere risposte definitive. Ma c’è di più: l’endoscopia sta evolvendo giorno dopo giorno in maniera importante e lo fa anche grazie al lavoro di persone come il professor Repici, uno dei fautori dell’intelligenza artificiale applicata in ambito endoscopico».

Professor Repici, quali sono i vantaggi di un esame endoscopico? «Facciamo una premessa. I tumori sviluppati nel tubo digerente costituiscono la prima causa di morte nei pazienti oncologici. In particolare: terza causa per il colon, sesta per lo stomaco, dodicesima per l’esofago. Capirà dunque quanto siano importanti degli esami preventivi. Questi tumori, a differenza di altri, compaiono attraverso dei precursori benigni, ovvero i polipi, che possono però svilupparsi fino a diventare maligni. Togliendoli, eliminiamo la possibilità di sviluppare il cancro in maniera sostanziale».

Come riconoscere un polipo pericoloso? «Non sappiamo quali di questi polipi sviluppano il cancro, quindi dobbiamo asportarli tutti. Alcuni si presentano già come tumori maligni (tumori superficiali) e quando sono superficiali possiamo toglierli per via endoscopica con una tecnica particolare che ne consente la rimozione completa. Questa è stata una delle grandi innovazioni dell’endoscopia, perché fino a 10 anni fa questi tumori venivano asportati solo chirurgicamente, con un impatto importante sulla qualità della vita e dell’ospedalizzazione. Lei s’immagini cosa significa asportare a un paziente il retto. Facile comprendere come questo abbia portato un grande miglioramento sia del profilo di cura sia della qualità di vita del paziente».

prof alessandro repici

Il professor Alessandro Repici è tra i precursori dell’intelligenza artificiale applicata all’endoscopia.

Lei è uno dei precursori dell’intelligenza artificiale applicata all’endoscopia. Quando si utilizza? «L’intelligenza artificiale ha cambiato la vita degli esseri umani, basti pensare ai programmi con cui si fanno previsioni, si coordinano attività, si gestisce il traffico aereo, si guidano le nostre automobili, … Anche in medicina si sta sfruttando quest’importante tecnologia. Le prime applicazioni dell’intelligenza artificiale riguardavano la radiologia e servivano a migliorare la performance diagnostica per alcune procedure quali la tac o altre metodiche radiologiche.
Oggi viene sfruttata anche in endoscopia, nello specifico durante le colonscopie».

trattamento endoscopico

Come funziona esattamente? «È un sistema che aiuta noi medici a riconoscere le lesioni con un’elevatissima precisione. Il tasso di polipi che non vengono visti in endoscopia, in alcune condizioni, è stato stimato fino al 20 %. L’intelligenza artificiale migliora notevolmente questa performance, perché il software utilizzato consente di analizzare tutto ciò che appare sul monitor con una velocità di circa 2 milioni di volte superiore alla velocità del cervello umano. L’intelligenza artificiale guarda al monitor con una capacità di analisi molto più efficace dell’occhio umano, perché riesce a cogliere tutti i frame che in quel momento il video esprime».

Un trattamento in endoscopia evita al paziente interventi chirurgici molto più invasivi.

Cosa significa? «Significa maggior precisione. Il software analizza tutti i singoli pixel che compaiono sul nostro schermo e, se individua qualcosa di anomalo, emette un segnale visivo (puntino o alert) o un suono, richiamando l’attenzione del medico. Uno studio clinico realizzato a Milano ha dimostrato che usando l’intelligenza artificiale si migliora la performance della capacità diagnostica in colonscopia di circa il 15 %. Questo si associa a un miglioramento della prevenzione del cancro del colon enorme».

Anche alla Clinica Luganese Moncucco si sfrutta l’intelligenza artificiale? «Ben presto sì. Conscia delle potenzialità in ambito diagnostico offerte da questo strumento, la Clinica sta lavorando per dotarsi della tecnologia necessaria. E io di questo sono molto felice».
Può farci qualche altro esempio di trattamento eseguito per via endoscopica? «Per via endoscopica si curano tantissime patologie, come ad esempio i diverticoli dell’esofago, che una volta erano esclusivamente trattati con la chirurgia. Nei prossimi 5-10 anni, l’endoscopia, avendo il grande vantaggio di offrire al nostro corpo un accesso naturale (attraverso la bocca o l’ano) e di operare con tecniche di chirurgia mininvasiva, rivoluzionerà la medicina. C’è già chi pensa alla chirurgia ginecologica transrettale o transvaginale e chi comincia a fare un certo tipo di interventi cardiologici con accesso dall’esofago… Insomma, è in corso una rivoluzione».

Una tecnica applicabile in svariati ambiti, dunque? «Sì, è importante poter contare su diverse competenze, soprattutto quando si tratta di pazienti che presentano patologie complesse. Mi riferisco in particolar modo ai casi oncologici, gestiti in tutti i grandi centri attraverso i cosiddetti “tumor board”, che comprendono: l’oncologo, l’anatomopatologo, il radiologo, il radioterapista, il gastroenterologo, il chirurgo… L’insieme di queste competenze garantisce che il paziente venga gestito secondo i protocolli internazionali più moderni, più impattanti sulla qualità della cura. Ormai si va verso la medicina di precisione».

Possiamo parlare di multidisciplinarietà? «Assolutamente. Nel nostro campo è fondamentale collaborare tra branche, in particolare con la chirurgia e l’oncologia (e anche con la radioterapia). Bisogna lavorare a braccetto per prendere le migliori decisioni nell’interesse del paziente e ottenere buoni risultati. Nei casi di tumori in fase avanzata, ad esempio, l’endoscopista non può sostituirsi al chirurgo. Parlare col chirurgo e con l’oncologo è importante per individuare il miglior approccio terapeutico. Mai scegliere da soli, perché si possono fare degli errori».

Da questo punto di vista, come si pone la Clinica Luganese Moncucco? «Posso affermare che sul fronte multidisciplinare la Clinica offre degli standard notevoli. Lavoro a Milano da 15 anni, mi sono specializzato in Canada e in Germania, sono professore alla Georgetown University di Washington e, prima del COVID-19, mi recavo almeno una volta ogni due settimane all’estero (Qatar, Kuwait, Bahrain, Dubai, Arabia Saudita…) per fare interventi endoscopici. Questo per dire che conosco molto bene il contesto internazionale. Sono rimasto impressionato dall’efficienza, dall’organizzazione, dalla capacità di gestione dei pazienti che ho trovato presso la Clinica Luganese Moncucco. L’istituto si pone in una posizione d’eccellenza nel contesto della sanità ticinese e svizzera. Sono veramente onorato di poter lavorare in questa struttura».

gastroscopia lugano locarno
10/03/2020

Nausea? Intestino irritabile? Mal di pancia continuo? Scoprire la causa del problema è semplice grazie all’esame di gastroscopia che il nostro centro di Lugano offre ai propri clienti. Il servizio di esofagogastroduodenoscopia (meglio conosciuto come gastroscopia) permette di individuare con certezza le patologie che affliggono l’esofago, lo stomaco e il duodeno, ovvero la porzione iniziale dell’intestino. Grazie a una minuscola sonda flessibile dotata di videocamera abbiamo la possibilità di rilevare in presa diretta qualunque anomalia superficiale, valutandone lo stato di evoluzione, le dimensioni e ogni altra caratteristica significativa. La gastroscopia viene effettuata con una dose blanda di sedativo (propofol) utile a ridurre il fastidio e agevolare le operazioni senza conseguenze negative per l’organismo.

Oltre agli esami di endoscopia digestiva tradizionali finalizzati alla valutazione dei possibili disturbi, il nostro centro di Lugano soddisfa numerose altre esigenze correlate: dalla gastroscopia con polipectomia alla cromoendoscopia, dalla dilatazione endoscopica alla legatura delle varici, dal trattamento di angiodisplasie al prelievo endoscopico di succo duodenale per diagnosi SIBO (Small Intestine Bacterial Overgrowth), e ancora rimozione della sonda PEG, rimozione di corpi estranei, inserimento di sonda gastrica e duodenale… Una gamma completa di test, analisi e interventi per venire incontro alle richieste di una clientela trasversale formata da uomini e donne di ogni età e con differenti background.

IL NOSTRO CENTRO SPECIALIZZATO IN ENDOSCOPIA DIGESTIVA

Gastro Centro Plus è un gastrocentro specializzato fra i più apprezzati nell’area del Ticino, in Svizzera. Le nostre sedi a Lugano e Locarno accolgono ogni anno centinaia di persone in cerca di affidabilità e qualità. Forti dell’esperienza del nostro team di medici e della disponibilità di tecnologia e apparecchiature all’avanguardia, siamo in grado di esaudire le aspettative dei pazienti in tempi brevi e con risultati all’altezza. Qualora dovessimo riscontrare problematiche durante l’esame di gastroscopia, sarà nostra premura informare la persona interessata e illustrare le soluzioni del caso, come sempre all’insegna della massima trasparenza e professionalità. Il nostro centro è attrezzato per fronteggiare molteplici disturbi e malattie riconducibili alla gastroenterologia, all’epatologia e al pancreas. Non ti resta che approfondire i servizi di Gastro Centro Plus o contattarci via email o telefono senza impegno per ricevere maggiori informazioni. Scopri cosa possiamo fare per te!

reflusso gastroesofageo
11/02/2020

Dal bruciore di stomaco al rigurgito acido, fino al disturbi della deglutizione: problematiche comuni che possono tuttavia complicarsi e diventare patologie croniche. In medicina si parla di malattia da reflusso gastroesofageo, una particolare malattia la cui origine va ricercata, per l’appunto, nel reflusso involontario di liquidi dal tratto gastroesofageo. Nelle persone sane il contenuto dello stomaco non raggiunge l’esofago in quanto quest’organo risulta chiuso ermeticamente da un muscolo e, pertanto, protetto dagli influssi dannosi dei succhi gastrici. Normalmente questa barriera viene superata soltanto durante il vomito.

La malattia da riflusso, per contro, è caratterizzata da un aumentato riflusso della secrezione acida gastrica nell’esofago. Ciò provoca danni notevoli alla mucosa sensibile dell’esofago. Già in presenza di piccoli disturbi, la mucosa dell’esofago può evidenziare lesioni importanti. Da notare come la malattia da reflusso, spesso, tenda a peggiorare se non trattata in modo adeguato. Per evitare complicazioni è necessario instaurare una terapia attiva tale da ridurre la produzione del succo gastrico. E dato che, in seguito al miglioramento e interruzione del trattamento medico, si verifica sovente una riacutizzazione dei disturbi, è opportuno orientarsi su una terapia o lungo termine. Vediamo quindi i sintomi caratteristici delle malattie da riflusso gastoesofageo.

BRUCIORE DI STOMACO

Il bruciore di stomaco è il sintomo frequente della malattia da riflusso. Vengono definiti bruciori di stomaco i disturbi causati dal riflusso del succo gastrico acido dello stomaco e del contenuto dello stomaco stesso nell’esofago. Caratteristico è il bruciore retro-sternale all’estremità inferiore dello sterno e nella fossetta epigastrica, bruciore che si può estendere anche al collo e alla schiene. II bruciore di stomaco può durare parecchie ore ed è particolarmente frequente dopo i posti. Un’ora circa dopo l’assunzione degli alimenti, l’intensità dei disturbi raggiunge l’apice. II bruciore di stomaco può essere scatenato o peggiorare con l’assunzione di determinate sostanze o bevande o a causa di farmaci o del vizio del fumo. Anche chinarsi, sollevare pesi notevoli, o ancora subire un forte stress può determinare un aumento della sintomatologia dolorosa.

Quasi tutti hanno sperimentato prima o poi nella vita la sensazione dolorosa dovuta ai bruciori di stomaco. Per la maggior parte si tratta di disturbi lievi che, anche nelle persone sane, possono essere scatenati transitoriamente a seguito di pranzi copiosi e ricchi di grassi o a causa dell’assunzione di alcoolici. Tuttavia, un terzo della popolazione si lamenta una volta al mese di bruciori di stomaco, uno su cinque ne soffre più o meno frequentemente, mentre dal cinque al sette percento di tutti i soggetti riferiscono di avere quotidianamente bruciori di stomaco (tendenza in aumento). Sono interessate tutte le fasce d’età, fermo restando che questo disturbo è particolarmente frequente nelle persone che hanno superato i cinquant’anni. II bruciore di stomaco, per tutti questi motivi, gode della triste fama di “malattia popolare”.

RIGURGITO ACIDO

Nel linguaggio popolare si dice “ho l’amaro in bocca”, in riferimento a quella sensazione sgradevole che si prova quando si rimane delusi da qualcosa o qualcuno. La locuzione deriva in realtà dal “rigurgito acido”, un ulteriore sintomo tipico della malattia da riflusso che, molto spesso, compare insieme al bruciore di stomaco. Ciascuno di noi ha sperimentato la sensazione che si prova quando, improvvisamente, il succo gastrico acido risale fino alla cavità orale. Anche in questo caso vale la regola di buon senso: non sottovalutare le conseguenze del un rigurgito acido regolare o ricorrente. L’acidità di stomaco, per altro, è causa frequente di fastidiosa alitosi nel cavo orale. L’alitosi può nascondere pertanto un problema più serio: se persiste anche se si pratica un’igiene accurata dei denti si dovrebbe andare dal medico, soprattutto quando l’alitosi si presenta di colpo senza preavviso.

DISTURBI DELLA DEGLUTIZIONE

I disturbi della deglutizione possono presentarsi come difficoltà della deglutizione e come sensazione di un impedimento al passaggio di alimenti solidi e liquidi. La causa può essere dovuta a un restringimento dell’esofago a seguito di un processo infiammatorio. Talvolta si verifica una violenta sensazione di strozzamento con presenza di vomito. Difficoltà o disturbi della deglutizione sono sempre un sintomo allarmante che richiede un controllo medico anche in forma blanda tipo semplice percezione di un impedimento a deglutire.

ALTRI DISTURBI FREQUENTI

Il quadro sintomatico dei pazienti con riflusso è molto vario. Oltre ad una presenza significativa dei tre succitati sintomi principali, possono verificarsi anche disturbi atipici, che non vengono immediatamente messi in rapporto con la malattia da riflusso. Un numero non indifferente di pazienti, ad esempio, si lamenta di dolori al petto, raucedine, nausea e difficoltà di respiro (asma, tosse notturna, respiro affannoso e infiammazione della faringe e laringe). Di fatto la malattia da riflusso provoca talvolta disturbi localizzati all’esterno dell’esofago, in particolare nell’area dell’orecchio-naso-gola e lungo le vie respiratorie. In ragione di questo, il riflusso di sostanze acide nella faringe può provocare un cambiamento della voce, nonché raucedine e continuo raschiamento di gola. A causa della penetrazione del contenuto dello stomaco durante l’inspirazione, soprattutto di notte, è possibile che si verifichi anche una bronchite cronica. Una malattia da riflusso può anche celarsi dietro una malattia dell’orecchio-naso-gola, oppure dietro un disturbo del respiro, rimanendo oscura per lungo tempo, soprattutto quando questi sintomi atipici sono gli unici punti di riferimento.

Pensi di soffrire di malattia da reflusso gastroesofageo? Prenota una visita nel nostro centro specialistico di Lugano o Locarno!

colonscopia lugano locarno
02/01/2020

Nella zona di Lugano e nel resto del Ticino si registrano ogni anno 220 nuovi casi di tumore maligno al colon. Nella totalità dei circa 4.400 pazienti colpiti ogni anno in Svizzera da questa patologia, una cifra simile rappresenta una percentuale limitata, ma non per questo meno significativa. Contrastare e prevenire l’insorgenza del carcinoma colorettale è uno degli obiettivi del nostro centro, attivo sul territorio del Canton Ticino attraverso due distinte sedi, una a Lugano e l’altra a Locarno. Tra i servizi offerti troviamo la colonscopia, esame principe nella prevenzione di questo tipo di cancro. Lo screening viene effettuato di prassi intorno ai 50 anni, età che può essere anticipata nel caso di famigliarità (ereditarietà): chi ha parenti, in particolare parenti stretti, colpiti da tumore al colonretto, dovrebbe sottoporsi alla colonscopia.

Obiettivo dell’esame è individuare per tempo la presenza di polipi, tra i precursori più comuni del cancro al colon. Dal momento che un 5% di questi polipi risulta essere un adenoma, mostrando quindi un potenziale degenerativo maligno, ecco che la prevenzione e la vigile attesa diventano le prime e più importanti strategie difensive da mettere in atto. Se lo screening rileva uno o più polipi, grandi o piccoli non importa, sarà compito del medico procedere con la rimozione endoscopica e il successivo controllo al microscopio. L’alternativa alla colonscopia è il test per la ricerca di sangue occulto nelle feci. Attenzione però: la colonscopia è consigliata ogni 10 anni, il test andrebbe effettuato ogni 2 anni, sapendo che, in caso di esito positivo, il paziente dovrà comunque sottoporsi ad accertamenti tramite colonscopia.

PREPARARSI ALLO SCREENING PER IL TUMORE DEL COLON-RETTO

Una delle incognite maggiori per uomini e donne a cui viene suggerito uno screening riguarda la preparazione. Nei giorni che precedono l’esame è necessario infatti pulire l’intestino e in particolare il colon-retto da eventuali residui. La dieta dovrà escludere frutta, legumi, cereali, alimenti integrali (pane, pasta, dolci), verdura, avena e crusca (cibi che producono molte scorie), obbligatoria l’assunzione di molti liquidi, per cui brodo, acqua, camomilla, tè (no caffè, latte intero e alcolici). Il giorno che precede l’esame è importante bere un lassativo apposito da sciogliere in acqua, utile per una pulizia completa dell’intestino. Nel giorno dell’esame è richiesto invece il digiuno completo. Se desideri maggiori informazioni sulla colonscopia a Lugano, ti invitiamo a contattarci senza impegno via email o telefono.

prevenzione tumori gastrointestinali
08/12/2019

Il nostro centro specializzato in gastroenterologia è da sempre in prima linea nella lotta ai disturbi e alle patologie del tratto gastro-intestinale. Il lavoro del team di Gastro Centro Plus è improntato quindi non solo alla parte operativa, ma anche alle attività di analisi, monitoraggio e consulenza mirata. La prevenzione è una delle nostre priorità, motivo per cui ogni occasione ci torna utile per suggerire al paziente uno stile di vita più salubre, tale ridurre i rischi nei confronti delle varie problematiche e in particolare dei più temuti fra i nemici: i tumori gastrointestinali. La prevenzione nei confronti dei tumori maligni è importantissima per garantire una qualità di vita all’altezza delle aspettative. Ecco allora cinque fra i principali suggerimenti validi tutta la vita e in particolare in età adulta.

1) ALIMENTAZIONE SANA, VARIEGATA E RICCA DI FIBRE

Alimentare il proprio corpo in modo corretto significa assumere vitamine, oligoelementi e altri nutrienti benefici, indispensabili per mantenere in salute i tessuti, i muscoli e gli organi in generale. Verdura, frutta, cereali, legumi andrebbero assunti tutti i giorni, mentre il consumo di uova, latticini e pesce dovrebbe essere più contenuto. Per quanto riguarda la carne, i dati in letteratura non sono abbastanza chiari e univoci circa gli effetti sullo sviluppo tumorale, raccomandiamo in ogni caso di prestare particolare attenzione all’origine e qualità della carne consumata e di limitarne il consumo.

2) BERE TANTA ACQUA E POCHI ALCOLICI

 

L’acqua è un toccasana e non c’è nessuna controindicazione ad assumerne in abbondanza. Un corpo idratato è un corpo che espelle tossine, che fa lavorare organi essenziali come il fegato e che non va mai in carenza di acqua. Da evitare invece il consumo eccessivo di alcolici (vino, birra e superalcolici), indicato come corresponsabile della trasformazione del tessuto gastrico in tumorale.

3) ELIMINARE IL FUMO DI SIGARETTA (ANCHE QUELLO PASSIVO)

Eliminare il fumo di sigaretta dalla propria vita è una prassi necessaria non solo nei confronti della nostra salute, ma anche di quella delle persone che ci stanno intorno, famigliari in testa. Se frequentiamo colleghi di lavoro o parenti tabagisti, evitiamo di inalare il fumo passivo, altrettanto pericoloso. Ricordiamo che il fumo di sigaretta è correlato a un aumento del 40% del rischio di sviluppare cancro dello stomaco e neoplasie di altre parti del corpo.

4) CURARE INFEZIONI DA L’HELICOBACTER PYLORI

Il quarto suggerimento riguarda l’Helicobacter pylori, un batterio presente in molte persone all’interno dello stomaco. Spesso la sua comparsa, per motivi non ancora identificati, non porta a nessuna conseguenza negativa, altre volte però insorgono disturbi causati dalla proliferazione e successiva infezione di questo batterio. In casi simili bisogna pertanto individuare la colonia – tipicamente tramite gastroscopia – e sottoporsi a terapie adeguate.

5) PRATICARE MOLTO SPORT DI MOVIMENTO

Da ultimo, per una corretta prevenzione dei tumori gastrointestinali, consigliamo di praticare sport e attività fisica di movimento. Calcio, rugby, pallanuoto, corsa, atletica, basket sono tutte ottime alternative, bene anche le passeggiate, il trekking e la palestra. Allenare i muscoli e tenere il corpo in movimento ha ripercussioni positive di portata enorme, che spaziano dall’aumento dell’ossigenazione del sangue e dei tessuti al maggior appetito, dal ricambio cellulare al controllo del peso. Se desideri saperne di più, ti invitiamo a passare di persona in uno dei nostri centri specialistici a Lugano e Locarno. Vieni a conoscerci di persona e parla con i nostri esperti!

breath test gastrocentro ticino
11/11/2019

Considerato da molti come la migliore diagnosi per le intolleranze alimentari al lattosio (e per questo classificato come gold standard), il breath test è un esame non invasivo e indolore. Come suggerisce il nome, il breath test si basa su rilevazioni effettuate attraverso il respiro del paziente dopo la somministrazione di 20-25 grammi di lattosio. A stretto giro l’aria espirata dal paziente viene raccolta grazie a un apposito rilevatore in grado di quantificare i volumi di gas idrogeno. Misurazioni a intervalli regolari consentono di monitorare eventuali picchi di idrogeno, sintomo di fermentazione del lattosio stesso e conseguente malassorbimento degli zuccheri del latte, ovvero glucosio e galattosio.

Va da sé che per evitare falsi positivi il paziente dovrà seguire una dieta precisa nei giorni precedenti al breath test. Per quanto riguarda i risultati, è bene ricordare che l’intolleranza al lattosio viene inquadrata in due forme distinte, intolleranza al lattosio primaria e intolleranza al lattosio secondaria. Si parla di intolleranza primaria quando la lattasi, e cioè l’enzima deputato alla digestione degli zuccheri del latte, è assente per cause genetiche. Si parla invece di intolleranza secondaria quando il deficit di lattasi è imputabile a cause patologiche. Il breath test non è in grado di riconoscere l’origine dell’intolleranza (per questo occorre un test genetico del DNA), ma può fornire importanti indicazioni sull’esistenza o meno di anomalie. Il nostro consiglio, pertanto, è quello di sottoporsi PRIMA a un breath test e solo in un secondo momento, su indicazione medica, procedere con un test genetico del DNA più approfondito.

DOVE EFFETTUARE IL BREATH TEST IN TOTALE SICUREZZA

Il rispetto di procedure mediche collaudate e protocolli igienici rigidi è fondamentale per garantire la qualità diagnostica del breath test. Onde evitare di perdere tempo e denaro, è opportuno selezionare con attenzione il centro diagnostico e rivolgersi esclusivamente a personale qualificato. Il breath test è uno degli esami proposti fra gli altri dal nostro Gastrocentro in Ticino. Lo studio si avvale della consulenza specialistica di medici professionisti con una lunga esperienza in ambito di prevenzione, diagnostica e terapia delle patologie del tratto digestivo. Affidarti al team di Gastrocentroplus significa contare su un partner all’altezza delle aspettative, forte di tecnologie all’avanguardia per una diagnosi e uno standard di cura eccellente. Prenota ora il tuo breath test al lattosio!

Gastroenterologia in Canton Ticino
05/10/2019

Con due sedi attrezzate a Lugano e Locarno, Gastro Centro Plus si conferma come un punto di riferimento in ambito di gastroenterologia nell’area del Canton Ticino. I pazienti che cercano un interlocutore serio e preparato per la diagnosi, la cura e il follow up di patologie e disturbi del tratto digestivo, scopriranno nel nostro centro specialistico un interlocutore serio e preparato, in grado di affrontare numerose problematiche in tempi rapidi e con risultati all’altezza delle aspettative. Molti i servizi offerti dal team di Gastro Centro Plus per affrontare al meglio malattie del fegato, disturbi gastrointestinali e ulteriori complicanze riscontrabili a ogni età della vita e senza per forza predisposizioni genetiche.

Per quanto riguarda la gastroenterologia, ramo della medicina a cui facciamo più spesso riferimento in entrambi i centri, i nostri pazienti del Canton Ticino possono contare su di noi in caso di celiachia, difficoltà a deglutire, mal di pancia ricorrente, stitichezza, diarrea frequente, flatulenza cronica, intestino irritabile, diverticoli, nausea, malattia infiammatoria dell’intestino, intolleranza alimentare, prevenzione e follow-up dei tumori del tratto gastrointestinale, helicobacter pylori, colonizzazione batterica del tratto gastrointestinale (SIBO). In merito all’epatologia, e cioè a tutto ciò che riguarda le patologie di fegato, cistifellea e vie biliari, offriamo consulenza completa per soggetti colpiti da cirrosi epatica, steatosi epatica non alcolica (NAFLD), calcolosi biliare, tumore del fegato, epatite virale B e C. Da ultimo, sul fronte del pancreas, ci occupiamo ogni anno di numerosi casi di pancreatite acuta e cronica e di tumore al pancreas.

PUNTI DI FORZA DEL NOSTRO CENTRO IN CANTON TICINO

Gastro Centro Plus si è affermato come una realtà apprezzata e ricercata da un pubblico internazionale di italiani, tedeschi, francesi e non solo. Il merito è legato a un insieme di fattori che includono la composizione del nostro team di medici esperti in gastroenterologia, la disponibilità di attrezzature e macchinari all’avanguardia per attività di diagnostica e terapia in linea con le moderne conoscenze scientifiche, e ancora la posizione strategica degli ambulatori nel centro di Lugano e di Locarno, la cortesia e competenza del personale, lo spazio pulito, confortevole e familiare del nostro centro… Rivolgersi a noi significa avere la certezza di trovare dottori con background e percorsi focalizzati sulla gastroenterologia più avanzata, l’ideale per garantire la massima soddisfazione prima, durante e dopo il percorso terapeutico. Approfittane subito: contattaci senza impegno per maggiori informazioni sui nostri servizi!

medici gastrocentro ticino
12/09/2019

La scelta di un centro specializzato in malattie dell’apparato digerente non è affatto semplice, non per chi scopre di avere problematiche di salute e ha la necessità di trovare al più presto un interlocutore competente. I pazienti, di solito privi dell’esperienza necessaria per decidere a chi affidarsi, dovranno fare molta attenzione ad alcuni aspetti fondamentali, selezionando i possibili ambulatori e centri d’eccellenza focalizzati sulla diagnosi, il trattamento e il follow up delle malattie dell’apparato digerente, note e meno note. I punti da tenere a mente per andare sul sicuro ed evitare spiacevoli sorprese sono pochi, ma essenziali. Eccoli in ordine sparso:

1) Il team di dottori e specialisti

 Primo aspetto da considerare è la composizione del team e le relative qualifiche. Rivolgersi a una squadra di dottori e specialisti con un background condiviso, incentrato sulla diagnostica delle patologia del tratto digestivo, significa scegliere persone preparate, in grado di assistere il paziente secondo un approccio puntuale e moderno. Conoscere in anticipo le figure che avremo di fronte, grazie anche agli strumenti che Internet ci mette a disposizione, è un ottimo punto di partenza per impostare un percorso di cura efficace e soddisfacente.

2) Il centro di cura

Un centro di cura specializzato in malattie gastrointestinali deve disporre di adeguate apparecchiature e dispositivi dedicati alle diagnostica ed eventuale terapia dei disturbi gastrointestinali, delle malattie del fegato, delle malattie infiammatorie dell’intestino e così via. Gli ambienti devono essere puliti, moderni, con spazi riservati per i pazienti e i loro famigliari. Anche la posizione è un buon indicatore da considerare: avere facile accesso alla struttura significa evitare disagi in termini di traffico, ricerca di un parcheggio e altre problematiche.

3) I servizi offerti

I servizi offerti da un centro specialistico in malattie dell’apparato digerente sono molteplici e spaziano dalla Gastroscopia alla Colonscopia, dalla Proctoscopia alla Videocapsula Endoscopica, dall’Ecografia all’Endosonografia, dall’Epatologia al Breath Test per l’individuazione delle intolleranze ai latticini. Occorre verificare quindi non solo la capacità di fornire supporto in termini di consulenza, ma anche di offrire possibilità di monitoraggio delle malattie, prima, durante e dopo l’effettiva terapia.

Con due sedi una a Locarno e una a Lugano, Gastro Centro Plus è un centro specialistico all’avanguardia, attrezzato con le tecnologie più avanzate per esaudire le richieste di un pubblico trasversale di uomini e donne di ogni età con disturbi e patologie inerenti al tratto gastrointestinale. Contattaci senza impegno per maggiori informazioni e scopri come possiamo aiutarti.

.

screening tumore colorettale
04/09/2019

Sempre più giovani sono vittime di tumore colorettale. Sarebbe questa, secondo diversi studi, una delle emergenze principali della nostra società in ambito medico. Un problema inedito, perché fino a poco tempo fa il tumore colorettale interessava in modo quasi esclusivo la fascia di popolazione dai 50-60 anni in su. Recenti ricerche internazionali, frutto di una casistica sempre più numerosa, dimostrano invece che l’età media si sta spostando inesorabilmente verso il basso. Le vittime sono sempre meno anziane, merito degli screening preventivi effettuati dopo i 55 anni, mentre la percentuale di persone under 50 colpite da questa forma di tumore risulta in aumento, con picchi significativi nella popolazione dei ragazzi e delle ragazze, addirittura tra i 20 e i 29 anni.

A questo proposito sono diversi i medici che hanno lanciato il loro appello per sollevare la questione all’attenzione del pubblico. l’American Cancer Society ha preso uno dei provvedimenti più importanti in materia, aggiornando le proprie linee guida e anticipando gli esami di screening del cancro del colon-retto a 45 anni. La stessa Società italiana di gastroenterologia e endoscopia digestiva (Sige) ha già acceso i riflettori sul fenomeno, auspicando tramite i suoi portavoce una maggiore attenzione nei confronti dei bambini e degli adolescenti per quanto riguarda lo stile di vita e l’alimentazione. La diffusione del tumore al colonretto è infatti riconducibile a fattori di rischio noti, come il consumo eccessivo di farine lavorate e di carne rossa, o come la sedentarietà nella vita di tutti i giorni.

DALLA CATTIVA ALIMENTAZIONE ALL’OBESITÀ: I FATTORI DI RISCHIO

Sul banco degli imputati, per i giovani come per gli adulti e gli anziani, ci sono dunque elementi di cui abbiamo già parlato in più occasioni, l’ultima delle quali nello studio di Teleticino lo scorso aprile. Questi elementi sono innanzitutto la cattiva alimentazione, con poca frutta e verdura e molti cibi raffinati (carni trattate, farine raffinate, ecc). Anche la sedentarietà, il fumo e l’alcool contribuiscono allo sviluppo del tumore colorettale, così come il peso corporeo quando si verificano condizioni di obesità. La prima forma di prevenzione, di conseguenza, torna a essere la corretta e sana alimentazione, unita a sport e movimento costante. A questo bisogna poi aggiungere l’opportunità di sottoporsi a screening del colonretto già entro i 45 anni. Noi di GastroCentroPlus raccogliamo l’appello dell’American Cancer Society e della Sige, invitando i giovani a prenotare il loro esame presso le nostre cliniche private di Locarno e Lugano.

centro di gastroenterologia Lugano
05/08/2019

Garantire una consulenza specialistica e un servizio all’avanguardia per risolvere i disturbi e le patologie del tratto digestivo. È questo l’obiettivo principale del nostro centro di gastroenterologia a Lugano. Grazie a un team di medici con esperienza comprovata nel campo della gastroenterologia, seguiamo ogni anno centinaia di casi di pazienti affetti da nausea, mal di pancia, stitichezza, malattie infiammatorie dell’intestino, diverticoli, celiachia, intolleranze alimentari… Offriamo inoltre supporto mirato per la prevenzione e il follow up dei tumori del tratto gastrointestinale, forti di strumentazioni dedicate alla diagnostica e alla terapia come i macchinari per la gastroscopia, le apparecchiature per l’esame del breath test e tutto ciò che serve per risultati sempre all’altezza.

Rivolgersi a noi significa affidarsi a un centro di gastroenterologia qualificato, in grado di assicurare molteplici servizi avanzati per pazienti di ogni età e con background differenti. Tra i servizi proposti nella sede di Lugano e in quella di Locarno ricordiamo:

  • Ileo-Colonoscopia (Colonscopia)
  • Esofagogastroduodenoscopia (Gastroscopia)
  • Proctoscopia (trattamento emorroidi)
  • Ecografia addominale con ultrasuoni
  • Manometria
  • Endosonografia con ultrasuoni interni
  • Epatologia per trattamento dell’epatite B e C
  • H2-Breath Test

Videocapsula endoscopica

INFORMAZIONI UTILI SU GASTRO CENTRO PLUS DI LUGANO

Gastro Centro Plus, il nostro centro di Gastroenterologia a Lugano, si trova in Via Trevano 38, nell’ambulatorio dove operano la dottoressa Helen Schaufelberger, il dottor Sandro Mossi e il dottor Federico Moriconi. La sede è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 08 alle ore 16 e può essere raggiunta sia in macchina, sia in taxi sia a piedi dalla stazione dei treni di Lugano a soli 1,5 km dal nostro indirizzo (20 minuti circa di cammino). Per chi viene dall’Italia, Milano è a solo 1 ora e 30 di autostrada, mentre località più vicine come Varese e Como distano appena 50 minuti di auto. In zona Lugano non mancano strutture ricettive di qualità per chi dovesse fermarsi una o più notti. Le nostre segretarie sapranno fornire maggiori dettagli per organizzare la visita in giornata o comunque con tempistiche più brevi possibili. Per qualsiasi ulteriore informazione è sufficiente compilare senza impegno il form di contatto o chiamare il numero di telefono +41(0)91 971 15 23. Ti aspettiamo per esaminare insieme le tue esigenze e necessità con la professionalità che ci contraddistingue!