Sempre più giovani sono vittime di tumore colorettale. Sarebbe questa, secondo diversi studi, una delle emergenze principali della nostra società in ambito medico. Un problema inedito, perché fino a poco tempo fa il tumore colorettale interessava in modo quasi esclusivo la fascia di popolazione dai 50-60 anni in su. Recenti ricerche internazionali, frutto di una casistica sempre più numerosa, dimostrano invece che l’età media si sta spostando inesorabilmente verso il basso. Le vittime sono sempre meno anziane, merito degli screening preventivi effettuati dopo i 55 anni, mentre la percentuale di persone under 50 colpite da questa forma di tumore risulta in aumento, con picchi significativi nella popolazione dei ragazzi e delle ragazze, addirittura tra i 20 e i 29 anni.
A questo proposito sono diversi i medici che hanno lanciato il loro appello per sollevare la questione all’attenzione del pubblico. l’American Cancer Society ha preso uno dei provvedimenti più importanti in materia, aggiornando le proprie linee guida e anticipando gli esami di screening del cancro del colon-retto a 45 anni. La stessa Società italiana di gastroenterologia e endoscopia digestiva (Sige) ha già acceso i riflettori sul fenomeno, auspicando tramite i suoi portavoce una maggiore attenzione nei confronti dei bambini e degli adolescenti per quanto riguarda lo stile di vita e l’alimentazione. La diffusione del tumore al colonretto è infatti riconducibile a fattori di rischio noti, come il consumo eccessivo di farine lavorate e di carne rossa, o come la sedentarietà nella vita di tutti i giorni.
DALLA CATTIVA ALIMENTAZIONE ALL’OBESITÀ: I FATTORI DI RISCHIO
Sul banco degli imputati, per i giovani come per gli adulti e gli anziani, ci sono dunque elementi di cui abbiamo già parlato in più occasioni, l’ultima delle quali nello studio di Teleticino lo scorso aprile. Questi elementi sono innanzitutto la cattiva alimentazione, con poca frutta e verdura e molti cibi raffinati (carni trattate, farine raffinate, ecc). Anche la sedentarietà, il fumo e l’alcool contribuiscono allo sviluppo del tumore colorettale, così come il peso corporeo quando si verificano condizioni di obesità. La prima forma di prevenzione, di conseguenza, torna a essere la corretta e sana alimentazione, unita a sport e movimento costante. A questo bisogna poi aggiungere l’opportunità di sottoporsi a screening del colonretto già entro i 45 anni. Noi di GastroCentroPlus raccogliamo l’appello dell’American Cancer Society e della Sige, invitando i giovani a prenotare il loro esame presso le nostre cliniche private di Locarno e Lugano.